martedì 31 marzo 2009

Back on track

Vediamo di continuare gli aggiornamenti in maniera proficua :-)

Nel buio del blog sono passate in silenzio gli ultimi due tornei al Finnegan. Il primo mi ha visto giocare con configurazioni di freccette precarie a causa della mancanza dei corpi persi a Bolzano. Anche Mone prende parte al torneo, ma non supera la fase ad eliminazione "made in McBride"; io abbandono la competizione in semifinale contro Toby giocando male e senza feeling. Toby vincerà facile il torneo trovando in finale un ragazzo americano (Josh, mi pare) al suo primo Finnegan's Trophy.
Nel secondo torneo assente dalla copertura blog da segnalare la presenza delle mie amate wade replica ed un avvio al fulmicotone nonostante l'essere arrivati di corsa e trafelati dal ristorante dove avevamo cenato a causa di un servizio un po' ritardatario. Apro i primi 3 leg della fase a gironi con un 140, ma non ho grosso feeling sui doppi. Toby mi strappa un leg ed affronto Simon in semifinale. Riesco a buttar via partita mettendo chiusura sul ferro a 112 ed incastrandomi nella zona dei doppi in basso a sinistra. Toby vince la finale mettendo sul piatto l'inizio di una pericolosa striscia vincente.

Ieri sera gran torneo steel al Finnegan Pub.

11 partecipanti (non è record) che nel passare dei mesi si sono piano piano fatti sempre più insidiosi grazie ad una frequentazione assidua del pub. I due gironi vedono però prevalere i favoriti sulla carta: io e toby passiamo nel primo girone e nel secondo Simon, Gino e Mone vanno al superspareggione. Passano Gino e Mone.
Semifinali con lo straniero che gioca in casa campione uscente, l'ex campione Finnegan e due "giovini" promettenti affamati di vittoria. Mone si perde contro Toby e non riesce ad esprimere gioco se non a tratti e lo straniero prenota il posto in finale. Sfida tra Grandprixisti nell'altra semifinale con Gino che vince il bulling ed il diritto di partire per primo. La strada si fa in salita e sono solo all'inseguimento perdendo il primo leg (nonostante fossi arrivato a tirare un doppio). Vinco il secondo per portare la partita in parità e nella bella su un errore di Gino su 60 metto il 62 della vittoria.
La finale è quella che che sulla carta dovrebbe essere più avvincente: gli unici due former champions a sfidarsi per un nuovo titolo.
Vinco il bulling, ma perdo subito il leg. Costretto al recupero vinco against the throw, ma butto via quello appena guadagnato perdendo il leg successivo per il 2-1 per Toby. Per fortuna Toby è in calo di prestazione, mentre io mi sto mantenendo su un livello stabile (non tanto di costanza turno turno, ma nell'ottica generale di gioco). Riesco a chiudere fianlmente un 48 con Toby che è tornato ad alitarmi sul collo e porto la partita in parità. Delirio da parte degli irlandesi di passaggio che non si staccano dal bancone e pensano di essere (complice qualche pinta) all'Ally Pally a tifare una finalissima di campionato del mondo. Il livello di gioco non è certo comparabile, ma la tensione c'è e si sente. Nella bella riesco a trovare qualche triplo e punteggi interessanti che mi portano in chiusura prima del buon Toby che accusa comportamenti "Tayloreschi" alle freccette (ovvero la prima sul ferro gli copre la visuale dell'intero triplo). Dopo un po' di affanno metto ed un D1 al posto di un D20 metto chiusura con la prima sul D19 e riconquisto la bottiglia di Jameson simbolo di vittoria e di Bacco più sui generis.
Prima che gli irlandesi di prima assaltino il Jameson li placo con un giro di shottini il che mi conquista il loro amore, ed i loro supporto incondizionato per un eventuale mia partecipazione ad un evento PDC negli UK. Si può ben capire come il tasso alcolemico abbia fatto percepire loro una partita diversa da quella effettivamente combattuta (nonostante sapessero con un solo sguardo dirci i punteggi fatti dal singolo giocatore) se vedono me e Toby battagliare con speranze di vittoria contro un qualsiasi pro della PDC.

Perla della serata: sono a 100 con Toby a 119. T20 con la prima, 20 sul ferro con la seconda e ferro esterno del D10 con la terza freccetta. Simon "We'll done Lapo" e dopo due turni Toby chiude.
Lapo "Simon, if I score 90 requiring 100 isnt' a 'well done', it's just... RUBBISH"
Uomo dal pubblico "NOW YOU'RE SPEAKING LIKA A TRUE SCOTTISH!"
Che dire... LOL!!!

Purtroppo non abbiamo un'assistenza fotografica alla descrizione dell'evento perchè il mio cellulare ha deciso di defungere e nel mentre attendo il preventivo dell'assistenza vago nella rete alla ricerca di un eventuale modello sostitutivo.

giovedì 19 marzo 2009

Riprendiamo le fila del discorso

Rispolvero un po' il mio semideserto blog in un momento di pausa dopo alcune settimane di fuoco.

Ci sarebbero tante cose da dire e notizie da dare, ma gran parte di queste sono già state esaustivamente coperte sul blog del dolly.

Per ora siamo stati a tutti i Grand Prix e ci stiamo organizzando per riuscire a salire sul pullman dello Zampolini in direzione Sondrio per Aprile.

Al momento sto raccattando per strada tante piccole lezioni che sto cercando di integrare nel mio gioco, anche se non sembro vedere la luce. L'aggettivo migliore per la mia condizione è incostante, proprio l'opposto di quello che uno dovrebbe essere. Le cause di questo calo sono molteplici, ma sono sicuro che quando i pezzi andranno a posto il mio gioco (e la mia persona) ne usciranno rafforzate e decisamente migliorate.

Veniamo al campionato provinciale da poco principiato.
Anno di cambiamenti importanti nella Coppiola. Cambiamenti importanti non tanto a livello di organico (che non si tocca!), ma a livello di approccio alle strategie di formazione. Siamo un gruppo e come tale dobbiamo crescere. Da qui la decisione di rendere "fluido" il quartetto di partenza. Al momento questo sistema deve ancora rodarsi per iniziare a funzionare, ma a mio modo di vedere sarà proprio questo rodaggio che piano piano ci renderà ancora più compatti come entità di squadra e livello di gioco.
Ecco come Mone si stia gradatamente riprendendo e si stia indirizzando verso l'approccio mentale giusto al torneo.
La strada è lunga ed ancora c'è tanto rodaggio da fare, come ieri sera, che appena sono entrato dando il cambio ad un Tonj che aveva alzato bandiera bianca abbiamo inflitto ai White Hawk un parziale di 8-0 nelle ultime due quartine senza che io abbia vinto chi sa quali partite decisive (anzi, ho giochicchiato abbastanza male), per cui non dobbiamo sederci (ci serva di lezione la partita contro i Senza Pub).

Da ultimo un saluto con pernacchia annessa al Felicioni che di scorta al Petri in quel dell'Est europeo raccatta 12 punti EDU che gli serviranno sicuramente per la classifica.

domenica 15 febbraio 2009

sabato 14 febbraio 2009

Novità delle novità!

Annunciamo a popolo, comune e blogosfera che da domani il GP di Perugia verrà seguito live con costanti aggiornamenti dai blog fiorentini grazie all'aiuto della preziosa consorte del mio autista (insomma sto parlando di Gino ed Anna!).

Aggiornamenti a seguire direttemante domani con la cronaca minuto per minuto.

venerdì 13 febbraio 2009

Piano piano...

Poco da fare: giocare steel mi rende di più, almeno a livello di punteggio.



Mercoledì sono passato dal Dolly e ne ho approfittato per fare il mio primo tabellone per le qualificazioni al campionato italiano di singolo di categoria. Nonostante le performances orrende di inizio serata il giocare con un po' di continuità mi riporta a livelli di guardabilità che fanno ben sperare. Ciò nonostante non riescoa strappare la vittoria che va al Gatto soprattutto per un crollo di concentrazione nelle ultime fasi dei leg decisivi. Anche questa è uan cosa che va rivista... ma almeno i suddetti leg ha nno visto un livello di gioco più che decente.

Da ultimo ecco un ennesimo robin hooding da parte di Christian che strapana così i suoi shaft appena montati sui nuovi corpi Kevin Painter golden da 19gr.


venerdì 6 febbraio 2009

TAK!

Sono tornate!

E' arrivato dall'Inghilterra il pacco tanto desiderato delle mie freccettine steel.
Un po' di tempo davanti al board ed ecco i primi risultati :-)


martedì 13 gennaio 2009

Sono Famoso!

Ecco il restro della maglia del Crash Team alle finali nazionali.
Vi ricorda nulla?


Ancora nulla?



Proprio No?


Ora si capisce?
Quella foto e quel 180 sono miei!!!

Sono molto orgoglione

lunedì 12 gennaio 2009

Bolzano 2008, un altro anno è andato..

... ed un nuovo anno è cominciato.

Buon anno a tutti.

Oggi comincia per me il 2009.

Tutto in questi giorni di "feste" ed abbuffate è stato improntato all'arrivare alle finali nazionali, lo sanno bene quelli che mi hanno visto la sera di natale o del 26 dalle parti del Dolly. Dalle ferie strategiche prese per arrivare riposato, alla giornata defatigante di giovedì passando per la scelta di non stressarmi troppo con i programmi dell'anno nuovo e le beghe di lavoro fino a domenica, alla fine della manifestazione.
Proprio domenica era il traguardo ambito ed agognato. In tutti i discorsi, le chiacchiere e le battute di questo weekend il nodo centrale era sempre domenica, il giocare per arrivare a svegliarsi di domenica con l'urgenza di giocare la prima partita degli ottavi.
Prima di partire, sinceramente, non ci credevo nemmeno io.
Durante la trasferta ed annusando subito l'aria ormai nota della manifestazione, però, il convincimento di potercela fare, di vedere la domenica da giocatore e non da spettatore è diventato vivido e reale.

Venerdì sera subito il torneo singolo di categoria. Sono l'unico di Firenze iscritto e voglio sfruttare al meglio questo banco di prova. I Big ci sono tutti sentendo i nomi che vengono chiamati e vedendo le facce a giro. Oltre ai soliti noti tanti che si vogliono cimentare nel singolo. Obiettivo non dichiarato è passare la scrematura per far parte del gruppo di soliti noti che si disputerà la vittoria e da lì prendere quello che viene cercando di fare il meglio.
Credo di avere il "diritto" di entrare nel gruppo dei soliti un po' meno noti, adesso devo dimostrarlo col gioco.
Il formato è al meglio delle 3, quindi molto corto. Gioco male il primo leg essendo arrivato in fiera da 10 minuti prima della chiamata, ma il mio avversario non è da meno e prendo partita. Cresco nel secondo e chiudo partita senza fuochi di artificio. I leg successivi hanno ben altro andamento ed ecco che sale in cattedra il gioco che sento più mio. Nessun leg va oltre le 22 freccette e vado avanti a suon di 2-0.
Ecco che uno degli scontri con la crema della categoria si profila all'orizzonte: mi imbatto nel Cattabriga. Vinco il bull con un bel rosso, ma nel primo leg non mi ritrovo granchè e lo vince lui. Nel secondo ritorno a tirare per bene e mi procuro le freccette per la bella. Sbaglio 60 e chiude giustamente lui. Sono nel girone dei perdenti. Arrivano anche gli altri dopo essersi sistemati in albergo e si schierano come tifoseria mentre accanto a me Patrick Susanna sta giocando per il singolo di serie A e come sempre richiama una discreta folla. Parto come avevo finito ed al 7° sono in chiusura con il mio avversario sopra 200. Non entrano i doppi e lui scende con calma e chiude. Vabbè, poco da fare, mi rimetto sotto ed in 21 freccette il secondo leg è mio per la bella. All'inizio del 7° turno sono a 48, lui a 289. Riesco ad incastrarmi su di un D4 (con tanto di perdita di una freccetta andata ad incastrarsi nei quadri elettrici schermati lì vicino) ed al 18esimo chiude lui. Fine del warm up che ho buttato letteralmente via.

Poco da fare vado a dormire per la mattina dopo.
Il primo scontro alle 9.00 ci vede perdere subito il doppio, anche se so di aver giocato bene avendo risposto entrambe le volte a due 120+ della loro punta di diamante. Andiamo avanti coi singoli e riesco a vincere i primi 3 set senza grossi pensieri mostrando il gioco della sera prima. Il quarto set è contro la loro punta di diamante ex serie A. Esordisco vincendo il bull e chiudendo un 108. Chiude il secondo leg lui, ma nella bella tiro fuori dal cilindro un 17 freccette e porto a casa 4 set. Purtroppo finisce 9-8 per loro.
La seconda del round robin è dentro/fuori per entrambe le squadre avendo anche loro perso contro i nostri primi avversari. Vinciamo il doppio grazie ad un Buto in modalità assassino che ci apre la porta per la vittoria. Purtroppo non riusciamo a mettere il piede nello spiraglio della porta dopo la prima spallata ed io perdo i primi due set giocando male e non chiudendo le possibilità trovate ed ampiamente concesse. Concesse perchè il problema di queste partite sta proprio qui: giochiamo entrambi male, malissimo per una finale nazionale. Stacco andando fuori dalla zona di gioco a snebbiarmi. Torno in pedana e ritorno a giocare, ma sebbene i turni di arrivo in chiusura siano buoni quelli di realizzo sono pessimi. Fortunatamente i miei avversari arrancano in avvicinamento ed in chiusura. Porto a casa due set che non servono a nulla visto che abbiamo perso partita.
Fine tra strette di mano e sgragga per tutti.

Come la sera prima lo stesso sconforto: ci sto a perdere contro giocatori migliori come il Cattabriga, ma non a perdere con partite che vanno oltre il 12esimo turno.

Dopo attenta analisi anche in macchina al ritorno da Bolzano con Remo ed il Buto la verità che sta dietro a queste debacles mi sembra che sia una sola.
Dopo aver sfiorato vittoria con gli altri abbiamo dato per scontato di vincere con loro perchè non ci sembravano forti e non avevano nemmeno un giocatore che spiccava dal gruppo.

Parlando per me ho giocato per vincere confidando nel mio gioco invece di giocare per il mio gioco e vincere di conseguenza. In tutte le partite del singolo arrivavo in pedana con un solo pensiero, quello di portare il mio gioco "da Grand Prix".

Per tagliare la testa al toro, come dicevo a chi mi voleva ascoltare sabato "qui una partita oltre il 10° turno è una partita persa che tu la chiuda o meno".
Altra massima quella dell'ex serie A: "Quando giochi in elite, anche loro tirano 7, ma al giro dopo non gliene frega nulla e stampano 140, ecco che quando li trovi che non fanno 7 son cazzi".

Da ultimo un messaggio diretto ai ragazzi del Jes Pub, vi odio con tutto me stesso e vi ringrazio con la stessa forza. Vi odio perchè ci volevo arrivare io in quelle posizioni, diffidate da chi dice il contrario :-D, vi ringrazio perchè ci avete fatto vedere che "si può fare" e che il valore della nostra serie Master è di carattere nazionale. Così come il Dolly l'anno scorso ecco un'altra squadra da prendere come esempio.